VLADIMIRO MIRA IL MARE

dell’ingestibile smarrimento dell’essere
dal Progetto
SOLIT’ARIA – Gestazioni sull’incontenibile andirivieni dell’essere pensante e inquieto
PARTITURA PER VOCE CORPO CAPRA E CONTRABASSO

CON PAOLA TORTORA (VLADIMIRO), 
LA CAPRA DEA (AMALTEA), 
STEFANO PROFETA (SUGGESTIONI SONORE PER CONTRABASSO)
DIRETTORE TECNICO MASSIMO VESCO 
ASSISTENTE DI SCENA TEODOROBUNGARO 
FOTOGRAFIA FRANCESCOTRUONO 
COSTUMI ROBERTA VACCHETTA
TRUCCO LILIANA ESPOSITO
COMUNICAZIONE GABRIELLA GALBIATI 
SUPERVISIONE ARTISTICA MARCO GOBETTI 
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE VINTULERATEATRO 
IN COLLABORAZIONE CON 
ASSOCIAZIONE GIOVANI SPERANZE ADOTTA UNA CAPRA – NOVI VELIA (SA).

Vladimiro Mira il Mare al NAPOLI TEATRO FESTIVAL

Questa creazione affronta il tema dello smarrimento dell’essere in rapporto con l’Universo. Contrappunto alle odierne disattenzioni al Sé, la pièce invita ad una particolare meditazione sulla natura dell’uomo e dei suoi eterni dilemmi. Liberamente ispirata al saggioHamletica di Massimo Cacciari ed alcuneProse di Samuel Beckett, la partitura, originale,surreale e poetica è affidata a ‘Vladimiro’, uno dei più noti “esausti” del teatro Beckettiano, incarnato secondo una rilettura che dell’autentico conserva solo opache sfumature. Qui si immagina che Vladimiro, rimasto solo sulla scena dell’impossibile, paradossalmente smetta di aspettare Godot, per andarlo a cercare. Naturalmente il vano tentativo non può che tradursi in un Sogno. Un Sogno metafisico in cui, l’Uomo, vissuta una singolare metamorfosi che lo cala nei panni di un grottesco clown, ordisce un ‘dialogo estremo’ con Amaltea Capra Dea, incarnazione della sua Anima. Confrontandosi con tale creatura (in scena in carne ed ossa), simbolo della Natura e del Divino, Vladimiro si aggira alla ricerca di nuovi paesaggi interiori, immerso in una dimensione dilatata e atemporale tipica di un certo teatro dell’assurdo.
Così, da un susseguirsi inesauribile di ‘gestimpossibili’, comea riempire un vuoto apparentemente incolmabile, dove anche la parola a tratti si scompone in frammenti incongrui, prende vita un duplice interrogarsi in ‘Solit’aria’ non privo d’ironia e comicità, che condurrà Vladimiro e l’Intero suo Essere, verso l’immemorabile che tutto sottende!

SI RINGRAZIA PER IL GENTILE SOSTEGNO AL PROGETTO:
ADRIANA FEZZI, DON ANIELLO PANZARIELLO,  LUCA URCIUOLO, RODOLFO MATTO,CARLO FRANCO, FABIO BRASOLA,VALENTINA DE BLASIO E ALICE TAMMARO, FRANCESCO IMBRIANO DELLA MASSERIA CORTILE GRANDE CHIAIANO (NA), FERNANDA PETRONE DELLA FATTORIA DIDATTICA TENUTA MELOFIOCCOLO (NA)

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