Egorka

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EGORKA –  Esercizi di resistenza poeticaGli “Esercizi”, tratti da quattro atti unici di Anton Čechov , sono l’esito di un workshop residenziale condotto da Paola Tortora con un gruppo di giovanissimi attori.

L’opera del drammaturgo russo è in realtà un pretesto per rielaborare, con il linguaggio simbolico del teatro, un’amara (anche se non priva di ironia) riflessione su un sistema culturale che tende regolarmente a svilire il lavoro dell’artista. Cuore del progetto è dunque il monologo “Egòrka!”, tratto dal celebre atto unico “Il canto del cigno”, che vede in scena Paola Tortora nei panni di un attore a fine carriera, chiuso in camerino a ripercorrere i suoi cavalli di battaglia. Con toni tra l’ironico e il grottesco, il vecchio istrione cecoviano diventa una metafora della condizione dell’artista di oggi, costretto a dover giustificare il suo lavoro al cospetto di una società che lo relega al ruolo di guitto, ascrivendolo alla categoria condannata  del “superfluo”.

In questo contesto, il termine “esercizio” assume il valore e la forza di uno slogan di resistenza: «Uno dei modi per difendersi dal pericolo di scomparire è semplicemente quello di continuare, anche in totale assenza di mezzi, a praticare con grazia ed onestà il proprio lavoro – scrive Paola Tortora –  Avevamo due possibilità: rinunciare totalmente e chiudere la nostra attività, ovvero artisticamente morire, oppure continuare ad esercitare il nostro lavoro, nonostante tutte le difficoltà, con determinazione e concentrazione. Ecco perchè parliamo di puro esercizio, essendo, ora, l’unica cosa che possiamo fare per lottare».

La pratica teatrale portata avanti con dedizione dalla regista e attrice napoletana, ormai da anni trapiantata professionalmente a Torino, è anche quella che nutre il talento e la formazione dei giovani. La quotidiana lotta di resistenza dell’artista non ha senso se non si proietta verso il domani, perciò all’ironia amara di “Egòrka!”, Paola Tortora accosta i toni più leggeri di “Tre scherzi d’amore”: tre tableaux vivants in stile ottocentesco affidati a cinque giovanissimi attori.

«Invitare un pubblico attento  – spiega Paola Tortora – vuol dire per noi condividere un sincero sforzo creativo, vuol dire proseguire, nonostante tutto, un cammino comune, fra teatri veramente impegnati, artisti e spettatori che insieme creano e partecipano allo stesso sforzo di indispensabile sopravvivenza e resistenza poetica».

Esercizio n.1 : EGÒRKA! Dell’Invisibile  Ribellione…di un “Certo Teatro”. Partitura al contrario per un pubblico attento. Liberamente Ispirato a IL CANTO DEL CIGNO di Anton Pavlovič Čechov di e con   Paola Tortora   NON E’ UNO SPETTACOLO, NON E’ UNO STUDIO, NON E’ UNA PERFORMANCE, NON E’ UNA PROVA APERTA, …. E’ UN “ESERCIZIO” DI RESISTENZA  PER LA GRAZIA E L’ONESTA’ DI UN DONO! A SEGUIRE ESERCIZI D’AUTORE: TRE SCHERZI D’AMORE  tratti da tre atti unici di A. P. Čechov 
Esercizio n.2 : LA POPOVA (Tratto da : L’ORSO) 
Esercizio n.3 : I PRATICELLI DEI BUOI  (Tratto da: LA PROPOSTA DI MATRIMONIO) 
Esercizio n.4 : IL MUGIK (Tratto da : UN NOME EQUINO) Musiche: W.A.Mozart , E.Grieg Durata 1h.30min

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